Nave da battaglia Giapponese
MUSASHI

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16-Nov-2014 - Montato Fumogeno<br>Parco Aldo Moro Agrate Brianza -Mi-
Musashi
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Il servo utilizzato per accendere il fumaiolo.<br>Sicuramente c'è da mettere un poco di ordine nei cablaggi....


Il VIDEO


Il VIDEO part 2

L'originale
La Musashi dal nome dell'antica provincia giapponese di Musashi, fu una nave da battaglia della Marina Imperiale Giapponese, e fu la seconda e ultima nave della classe Yamato ad essere completata come nave da battaglia.
Assieme alla nave gemella Yamato, faceva parte della più grande, pesante e potente classe di navi da battaglia mai costruite.
Nel giugno 1937 gli ingegneri del cantiere Mitsubishi di Nagasaki ricevettero l’ordine di iniziare i preparativi per la costruzione di una nave da battaglia della nuova classe.
L'espansione dello scivolo numero 2 ispirò gli esecutivi della marina ad ingaggiare il cantiere di Nagasaki per l'oneroso contratto. Appositamente per questa nave furono costruite delle gru galleggianti della capacità di 150 e 350 tonnellate per sollevamenti pesanti.
Costruita sotto le più strette misure di segretezza, tra cui l'erezione di grandi schermi per nasconderne la costruzione all'ambasciata statunitense proprio di fronte al porto, la nave da battaglia fu impostata il 1 novembre 1940. Trascorse quasi diciotto mesi in allestimento.
La data del varo fu rivista varie volte per consentire le modifiche richieste dalla marina, incluse una corazzatura maggiore sulle torrette da 155 mm e l'installazione di sistemi di comunicazioni aggiuntivi.
Varata il 5 agosto 1942, si diresse all'arcipelago di Truk, dove divenne la nave ammiraglia dell'ammiraglio Isoroku Yamamoto, del quale trasportò anche le ceneri in Giappone dopo la sua morte.
Fece ritorno a Truk nell’Agosto del ’43, e vi rimase fino a Febbraio ’44. La sua unica attività in questo periodo fu un'uscita verso le isole Marshall , durante la quale non incontrò alcuna forza nemica.
Il 29 marzo 1944, fu colpita da un siluro del USS Tunny, e dovette ritornare in Giappone per delle riparazioni e delle modifiche al suo armamento antiaereo.

Durante la battaglia del golfo di Leyte, assieme alla Yamato, fece parte della forza centrale del vice ammiraglio Takeo Kurita.
In questa battaglia il 24 ottobre 1944, venne attaccata nel mare di Sibuyan da aerei delle navi americane.
Otto bombardieri SB2C Helldiver provenienti dalla USS Intrepid attaccarono la nave con bombe da 227 kg. Ondata dopo ondata, gli attacchi dalle navi USS Intrepid, USS Essex e USS Lexington centrarono la nave con 17 bombe e 20 siluri.
La Musashi si rovesciò a babordo, e affondò la sera del 24 ottobre, portando con sè più di 1000 dei suoi 2399 membri dell'equipaggio; 1376 uomini vennero soccorsi dai cacciatorpediniere Kiyoshimo e Shimakaze.


CARATTERISTICHE
Nome: Musashi
Dimensioni:
Lunghezza: 263 m
Larghezza: 38,9 m
Pescaggio: 11 m
Motorizzazione: 12 caldaie a vapore surriscaldato
Potenza: 150.000 CV
Velocità: 27 nodi
Autonomia: 13.000 Km a 16 nodi
Armamento principale:
Cannoni: 9x460 mm (3x3)
12x155 mm (4x3)
12x127 mm (6x2)
Armamento antiaereo:
24x25 mm (8x3)
4x13 mm (2x2)
Nel '44 la difesa antiaerea ravvicinata venne incrementata a 130 mitragliere da 25 mm in impianti binati
Corazzatura:
torrette: 650mm frontale, 190 posteriore, 180mm tetto, 400 fianchi
Cintura principale: 409 mm degradanti a 80 verso il fondo dello scafo
Ponti corazzati: 200 mm il principale, 9mm antischegge inferiore, 35-50 mm sul ponte di coperta
Torrione comando: 550mm
Componente aerea:
7 tra Aichi E13A e Mitsubishi F1M
Due catapulte di lancio a poppa

Il modello
Partendo da una scatola di montaggio statica della Tamiya in scala 1/350 con piccole modifiche è stato possibile rendere il modello navigante.
Le modifiche sono state nella parte posteriore per permettere lo smontaggio del ponte e accedere allo scafo dove, in origne, erano alloggiati i motori, la ricevente il regolatore e il servo del timone oltre alle batterie.

Date le ridotte dimensioni però, anche navigando in piscina, le onde create da altri scafi sono tali per cui il modello imbarca acqua. Una quantità insignificante ai fini del galleggiamento, infatti ci si può navigare tranquillamente tutta la giornata senza problemi (anzi le batterie finiscono molto prima !!), ma deleteria per la ricevente e le batterie.
Infatti è risaputo che l'elettronica e la ricevente in particolare, se non oppurtunanamente protetta, ODIANO FARE IL "BAGNETTO"
Infatti se la ricevente si bagna, comincia a fare le bizze con il modello che và dove vuole, e le batterie, in particolare le NiMh e/o NiCd, a lungo andare "eruttano" ruggine in quantità.

Dopo l'esperienza con il sottomarino Kilo tutta la disposizione interna è cambiata utilizzando il principio del tubo in plexglass con i tappi.
In questo modo i problemi sono stati completamente risolti, e anche in caso di eventauale naufragio (speriamo proprio di NO !!!), il tubo garantisce la galleggiabilità del modello.
L'importante è portare a casa almeno l'elettronica!!!


Comandi abilitati 2:
Motore
Timone


Elenco componenti:
Motore: Speed 280
Regolatore: Micro Speed 4
Servo: Hitec mini per il timone
Rivente: 2 canali
Batteria: 5+5 Celle NiMh da 1.000 mA


OTTOBRE 2014 - Aggiunto fumaiolo collegato con il motore

Alessio M.
 
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