F-22 Raptor

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L’ORIGINALE - F-22 Raptor

Il Lockheed Martin/Boeing F-22 Raptor è un caccia da superiorità aerea, con caratteristiche stealth, di costruzione statunitense.
Era destinato originariamente ad entrare in servizio come F/A-22, ma quando i primi esemplari sono stati consegnati all’USAF il 15 dicembre 2005, sono stati ridenominati F-22A.

Il primo test in volo avvenne il 7 settembre 1997, mentre i primi esemplari prodotti in serie furono consegnati alla base aerea di Nellis, Nevada, il 4 gennaio 2003.
La prima unità operativa è stata consegnata al 27th Fighter Squadron.

L’aereo venne sviluppato per cercare di contrastare la nuova minaccia rappresentata dai nuovi caccia MiG-29 Fulcrum e Su-27 Flanker.
Successivamente, nel maggio 1983 fu anche lanciato, un programma mirato allo sviluppo di un nuovo motore che portò, a settembre, alla scelta dei progetti YF120 e YF119 rispettivamente della General Electric e della Pratt & Whitney, all’epoca in competizione tra loro.
Inizialmente, fu previsto di valutare i diversi progetti presentati per l’ATF solo sulla carta.
Tuttavia, considerati i rischi tecnici di aerei così complessi e innovativi, nel maggio 1986 si decise di procedere ad una "fly-off competition" con la costruzione e sperimentazione in volo di dimostratori tecnologici, scegliendo due concorrenti tra i progetti presentati.

Il 23 aprile 1991 venne annunciato il vincitore: per l’aereo, il Lockheed F-22, e per il motore, il Pratt & Whitney F119.
Non sono mai state ufficialmente date le motivazioni che hanno portato alla scelta dell’F-22 e dell’YF119. Tuttavia l’YF-22, dotato di ugelli a spinta vettorabile e di quattro superfici di coda, è stato probabilmente giudicato più “caccia” da superiorità aerea.
L’YF-23 che, nella valutazione, pare sia risultato più veloce nella crociera supersonica e migliore in termini di bassa osservabilità, appariva tuttavia meno flessibile come impiego operativo, risultando essere quasi più un intercettore che un caccia da superiorità aerea.
A ciò bisogna aggiungere la possibilità tecnica di ottenere una variante imbarcata dell’ATF e, non a caso, proprio l’YF-22 era considerato più “navalizzabile” dell’YF-23.
Anche per la scelta del motore, il Pratt & Whitney YF119, di configurazione tradizionale, appariva termicamente meno rischioso dell’YF120 a ciclo variabile, il quale però aveva portato a prestazioni velocistiche e di autonomia, superiori durante la valutazione
In effetti, va considerato che proprio per i regimi di volo previsti per l’ATF, il ciclo variabile è senz’altro il motore ideale. Posto che l’YF119 si è comunque dimostrato un buon motore, è possibile che considerazioni di tipo industriale abbiano giocato a favore della Pratt & Whitney, dal momento che in quegli anni la General Electric aveva conquistato buona parte del mercato dei motori per i velivoli da combattimento sia dell’USAF (B-1B, motorizzazione alternativa, rispetto ai Pratt & Whitney F100, nell’F-16 e potenzialmente, come sarebbe avvenuto successivamente, nell’F-15E, almeno per l’esportazione), che dell’US Navy (F/A-18, F-l4A+ e F-14D). Aveva quindi senso coinvolgere anche la Pratt & Whitney nello sviluppo e nella produzione di motori per aerei da combattimento, anzichè tagliarla fuori per un’intera generazione, causandone un eccessivo indebolimento.

Il primo esemplare di pre-serie fu portato in volo il 7 settembre 1997 da Paul Metz, che, ironicamente, era stato il pilota collaudatore dell’YF-23.
Fonte: Wikipedia

Dimensioni e pesi
Lunghezza: 18,90 m
Apertura alare; 13,56 m
Altezza: 5,09 m
Superficie alare: 78,04 m²
Peso max al decollo 37 875 kg

Propulsione
Motore: 2 turboventola Pratt & Whitney F119-PW-100 con postbruciatorea
Potenza: 15.600 Max Kg di spinta

Prestazioni
Velocità max: 2.410 km/h (Mach 2,25)
Autonomia: 2.960 km
Tangenza: 20 000 m

Armamento:
1 Cannone M61A2 Vulcan da 20 mm
Distribuiti su 4 Piloni subalari e 2 Stive interne
Bombe caduta libera
  8 GBU-39
guida GPS:
  2 JDAM
  2 WCMD
Missili aria-aria
  2 AIM-9 Sidewinder
  6 AIM-120 AMRAAM



Il modello

Kit della Italeri in scala 1/48
Montato da scatola Colori Humbrol

Alessio M.
 




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