Tornado IDS (Interdiction and Strike - attacco al suolo)
60° Anniversario Reparto Sperimentale Volo
311° Gruppo Volo - Special Color

1 / 53
2 / 53
3 / 53
4 / 53
5 / 53
6 / 53
7 / 53
8 / 53
9 / 53
10 / 53
11 / 53
12 / 53
13 / 53
14 / 53
15 / 53
16 / 53
17 / 53
18 / 53
19 / 53
20 / 53
21 / 53
22 / 53
23 / 53
24 / 53
25 / 53
26 / 53
27 / 53
28 / 53
29 / 53
30 / 53
31 / 53
32 / 53
33 / 53
34 / 53
35 / 53
36 / 53
37 / 53
38 / 53
39 / 53
40 / 53
41 / 53
42 / 53
43 / 53
44 / 53
45 / 53
46 / 53
47 / 53
48 / 53
49 / 53
40 / 53
51 / 53
52 / 53
53 / 53
54 / 53
55 / 53
56 / 53
57 / 53
58 / 53
59 / 53
60 / 53

Iniziamo con il fare dei supporti per i carichi alari che non verranno montati
cominciamo bene.... ricostruiamo l'aletta del AIM-9 Sidewinder rotta...
Mascheratura del tettuccio trasparente
Prima e....
....dopo la cura...
Anche in questro modello stucco a volontà!!!
Prove per migliorare la stumentazione del navigatore
Prove per migliorare la stumentazione del navigatore
Prove per migliorare la stumentazione del navigatore
Prove per migliorare la stumentazione del navigatore
Non c'è modo di riuscire a mantenere le ali dritte e orizzontali, lasciandole libere di ruotare per variare l'angolo di freccia. Devo incollarle!
Stucco, Stucco, Stucco...
...secondo giro di stucco.....
e qui preso dalla foga di stuccare..... HO SBAGLIATO!!!.<br>Lo scalino dietro le prese d'aria non doveva essere stuccato. Purtroppo me ne sono accorto a modello finito.<br>GUARDA PRIMA LE FOTO!!! NE' HAI CENTINAIA!!!!
...e io che pensavo di risparmiare un lavoro... facendo il preshading prima di incollare i pezzi.<br>Tutto inutile dovendo dare una mano di primer per coprire il bianco dello stucco
....ancora buchi...
...ancora stucco....
Ci vuole la terza mano di bianco...
Possiamo cominciare l'impresa decals
Come la vedo male... Le decal si screpolano e spaccano tutte, anche usando i liquidi ammorbidenti...
..qualche ammorbidente per decals...
Finito con le decal... e dato lucido protettivo
Proviamo a migliorare il carrello...


L’ORIGINALE - Panavia Tornado IDS

Il Panavia Tornado (conosciuto anche come Tornado MRCA - Multi Role Combat Aircraft) è un caccia multiruolo con ala a geometria variabile.
Sviluppato congiuntamente da Regno Unito, Germania Ovest e Italia, esistono tre varianti principali del Tornado: l’IDS (Interdiction and Strike) per l’attacco al suolo, l’ECR (Electronic Combat/ Reconnaissance) attrezzato per la soppressione delle difese aeree e l’ADV (Air Defence Variant) intercettore.

Sviluppato e costruito dalla Panavia Aircraft, una compagnia multinazionale formata da British Aerospace, MBB e FIAT Velivoli (poi Alenia Aermacchi, oggi confluita in Leonardo), il Tornado volò per la prima volta il 14 agosto 1974. Incluse le varianti, ne sono stati prodotti circa 1.000 esemplari.

Negli anni sessanta i progettisti aeronautici guardavano favorevolmente l’ala a geometria variabile che permetteva di conciliare la manovrabilità delle ali dritte con la velocità fornita dalle ali a freccia.
Il Regno Unito aveva cancellato sia il progetto del BAC TSR-2 che l’acquisizione del General Dynamics F-111, trovandosi nella situazione di cercare un sostituto per i suoi Avro 698 Vulcan e Blackburn Buccaneer.
Il progetto anglo-francese AFVG (Anglo-French Variable Geometry) ebbe inizio nel 1965, ma la Francia si ritirò due anni dopo senza nessun risultato concreto in mano, indirizzando le ricerche sullo sviluppo del modello Dassault/Breguet Mirage 2000.

Nel 1968 Germania Ovest, Paesi Bassi, Belgio, Italia e Canada istituirono un gruppo di lavoro per studiare un sostituto del Lockheed F-104 Starfighter, chiamando inizialmente la loro idea Multi Role Aircraft (MRA), per poi cambiarla in Multi Role Combat Aircraft (MRCA).
Tutte le nazioni partecipanti avevano flotte aeree datate ma, dato che le richieste erano molteplici, si optò per far nascere un aereo in grado di rispondere a compiti che erano fino a quel momento assunti da un gran numero di differenti velivoli.
Il Regno Unito si unì all’MRCA nel 1968, e già nel maggio 1969 vennero stilati accordi con Germania Ovest e Italia. Alla fine del 1968 le prospettive di acquisto di questi tre paesi ammontavano a 1.500 macchine.
Canada e Belgio avevano abbandonato il progetto: il primo per motivi politici, il secondo perché si vide offerto dalla Francia il Dassault Mirage 5, che venne giudicato più conforme alle esigenze delle forze aeree belghe.

Lo scopo del progetto MRCA era quello di produrre un aereo in grado di svolgere missioni di attacco al suolo, ricognizione, difesa aerea e antinave, garantendo così il rimpiazzo dei vari aerei in servizio che svolgevano questi compiti.
Quando si concluse la fase di definizione del nuovo aereo nel maggio 1970, sul tavolo erano rimasti due design: un monoposto Panavia 100, e un biposto Panavia 200, che sarebbe diventato il Tornado vero e proprio.

Nel settembre 1971 i tre governi si impegnarono a procedere nella costruzione del velivolo, che nel frattempo era stato rivalutato in chiave di attacco al suolo a bassa quota come possibile minaccia al blocco sovietico. Tra l’altro, nel 1976 vennero alla luce tentativi di spionaggio sovietico sullo sviluppo dell’aereo.
Il Tornado è stato impostato per svolgere la funzione di cacciabombardiere supersonico a bassa quota, in grado di atterrare e decollare in brevi distanze.
Normalmente, per avere buone prestazioni, un aereo deve possedere ali a freccia positiva o a delta, ma queste configurazioni non sono efficienti a basse altitudini.
Per rendere il Tornado maneggevole e in grado di operare adeguatamente sia a bassa che ad alta quota, venne scelto di dotarlo di ali a geometria variabile. Quando le ali sono piegate all’indietro, avvicinandosi alla fusoliera, il Tornado accresce la sua velocità a bassa quota riducendo la resistenza aerodinamica. Con le ali completamente aperte invece l’aereo ha più portanza a causa della maggiore superficie offerta all’aria dalle ali, cosa che favorisce, a basse velocità, il decollo e l’atterraggio in spazi ristretti.
Il Tornado è l’unico aereo militare, insieme al Saab 37 Viggen, a montare inversori di spinta.

Fonte: Wikipedia


Dimensioni e pesi
Lunghezza: 16,70 m
Apertura alare; Min. 8,60 - Max 13,91 m
Altezza: 5,95 m
Superficie alare: 26,60 m²
Peso max al decollo corto :28 000 kg

Propulsione
Motore: 2 turboventole Turbo-Union RB199-34R con postbruciatore
Potenza: 7.250 Max Kg di spinta ciascuno

Prestazioni
Velocità max: 1.480km/h (Mach 1,2) a bassa quota
Velocità max: 2.400km/h (Mach 2,2) a 9.000m
Autonomia: 3.800 km max
Tangenza: 15.000 m

Armamento:
2 Mauser BK-27 da 27 mm

Distribuiti su 6 Piloni subalari - 5 in fusoliera
   Bombe caduta libera / Giuda laser / Guida GPS
Missili
   AIM-9 Sidewinder - Aria-aria
   AIM-132 ASRAAM
   AGM-65 Maverik - Aria-superficie
   AGM-88 HARM

   AS-34 Kormoran - Antinave



Il modello

Kit italeri in scala 1/48
Il montaggio non mi ha entusiasmato. La peculiarità dell’aereo, le ali a geometria variabile, non è stato possibile mantenerla. E' stato necessario incollare nella posizione desiderata tutte le articolazioni delle ali.

Montato da scatola - Seggiolini in resina CMK - Fotoincisioni abitacolo Eduard - Colori Humbrol - e...... tanto, tanto stucco bianco "Putty White" Tamiya. Per la posa delle decal è assolutamente necessario utilizzare l’apposito ammorbidente. Alla fine i migliori ammorbidenti per decals si sono rivelati essere i "Tamiya MARK FIT"

Alessio M.
 




Home Page